Vista per la prima volta al CES 2025 di Las Vegas, la EPOMAKER Carbon60 è la prima tastiera meccanica del brand cinese ad adottare uno chassis interamente in fibra di carbonio. Aspetto davvero raro da riscontrare nelle più classiche tastiere meccaniche in commercio. Tra le altre caratteristiche di spicco troviamo il formato del 60% che riduce le dimensioni a favore della trasportabilità e maneggevolezza, retroilluminazione RGB per singolo tasto personalizzabile, tasti in ABS Double Shot con profilo DSA Low Profile per un migliore feeling di digitazione e l’immancabile triplice connettività dei modelli EPOMAKER. La EPOMAKER Carbon60 punta ad un’interessante fusione di design, materiali e caratteristiche tecniche che la rendono un prodotto desiderabile e al tempo stesso impiegabile in numerosi contesti. Scopriamolo assieme in questa recensione.
A seguire riportiamo la tabella con le specifiche tecniche della tastiera EPOMAKER Carbon60
La tastiera ci arriverà in una confezione di cartone standard con una grafica chiara ed essenziale. Sono presenti anche le immancabili caratteristiche tecniche nonché un disegno della tastiera nel retro della confezione.
Apriamo la confezione e troviamo anche qui il solo layout e disposizione della tastiera, riposta in una sacca di plastica semitrasparente, e relativo bundle.
Tirando tutto fuori dalla confezione troveremo:
- Tastiera EPOMAKER Carbon60
- Ricevitore USB Wireless
- 2x CAPS in ABS Double-Shot di colore nero
- 2x Switch Gateron Low Red
- Estrattore CAPS/Switch
- Cavo USB
- Manuale
Il bundle richiama anche in questo caso quello proposto da EPOMAKER con le sue tastiere di tipo meccanico.
La EPOMAKER Carbon60 come anticipato è la prima tastiera meccanica che recensiamo a sfruttare uno chassis interamente in fibra di carbonio. Una caratteristica insolita e soprattutto rara che però ce la fa apprezzare immediatamente. Un design estremamente elegante ma moderno (grazie anche al contrasto di due tasti di colore azzurro al pari del laccio da trasporto a lato) e un level up di materiali non indifferente. L’adozione di uno chassis in fibra di carbonio va a garantire non solo un aspetto estetico decisamente più ricercato ma offre anche un materiale che è noto per l’eccellente resistenza alla corrosione, all’ossidazione e ai graffi. Tutto ciò per offrire un’elevata durata nel tempo.
Dettaglio del laccio che ci permetterà di trasportare e spostare più agevolmente la tastiera oltre a dare un tocco estetico in più.
Come più volte visto il nome del modello è direttamente proporzionale al formato e layout. Ecco che la Carbon60 è una tastiera di tipo meccanico adottante il formato del 60% con 61 tasti utilizzabili. Le dimensioni sono di 297 x 102 x 267 mm. Il peso invece non supera i 500 gr. Merito di ciò va al binomio fibra di carbonio e form factor.
Il layout di digitazione è purtroppo o come sempre solo ed esclusivamente US ANSI. EPOMAKER prosegue dunque la strada con tale layout internazionale che non deve essere per forza di cose un contro. L’utente finale è tenuto a scegliere anche in funzione di questa caratteristica nativa.
Per il modello Carbon60 EPOMAKER torna con l’adozione di tasti con profilo DSA realizzati in ABS Double Shot che aiutano la digitazione e l’esperienza di utilizzo complessiva.
Capovolgendo la tastiera possiamo ammirare in tutto il suo splendore la scocca interamente realizzata in fibra di carbonio con la sua inconfondibile texture visiva e tattile. E, no, non è una classica pellicola simil fibra di carbonio.
Centralmente è presente la serigrafica, sempre in contrasto di colore azzurro, con i dettagli del brand, del modello, delle varie certificazioni e di altre info. Negli angoli troviamo quattro piedini in gomma per ottimizzare la stabilità della tastiera sulle diverse superficie di appoggio.
Posizionando la tastiera lateralmente possiamo osservare la sua ridotta altezza garantita anche dall’adozione degli switch meccanici low profile.
Lungo il lato superiore e precisamente nell’angolo sinistro troviamo il tasto ON/OFF per passare in modalità Wireless/Bluetooth e poco più a sinistra il connettore USB-C per sfruttare la tastiera in modalità cablata.
Passando a rimuovere il classico tasto dell’ESC osserviamo la dotazione di switch meccanici Gateron Low Red Switch 2.0 che sono switch di tipo lineare, lubrificati di fabbrica a 3 Pin e con una forza d’attuazione di 50 gf. Inoltre in pieno stile EPOMAKER anche la Carbon60 è dotata di un PCB Hot Swappable che ci permetterà di cambiare e scegliere eventualmente altri switch meccanici. La personalizzazione in casa EPOMAKER non è mai un optional.
Un piccolo dettaglio di uno dei due tasti in ABS Double Shot con profilo DSA di colore nero che sono forniti in dotazione alla tastiera per eventualmente rendere la tastiera full black.
Un veloce scatto del ricevitore USB Wireless per sfruttare la tastiera nella relativa modalità di collegamento
Uno scatto dell’estrattore CAPS e Switch fornito sempre in dotazione alle tastiere di EPOMAKER
E infine dettaglio del cavo USB rivestito in treccia di tessuto
Con i connettori non placcati oro.
Chiudiamo l’analisi della tastiera con il consueto scatto della retroilluminazione RGB standard impostata.
La EPOMAKER Carbon60 sfruttando un firmware basato su QMK/VIA permette una più ampia e profonda personalizzazione che è possibile utilizzare su più sistemi operativi. Ciò rende l’utilizzo della Carbon60 estremamente ampio e funzionale. Per accedere alla personalizzazione dei singoli tasti e relativi strati di tasti ci basterà scaricare l’exe del software VIA o passare per l’interfaccia web. Caricato il file. JSON per l’identificazione corretta del modello accedere all’interfaccia VIA già vista in passate recensioni.
Per questo motivo non ci dilungheremo nuovamente alla descrizione delle singole voci e funzioni ma piuttosto vi lasceremo ad una più nutrita carrellata di immagini dell’interfaccia e relativi menu.
Il software VIA è tanto potente e personalizzabile, ad un livello decisamente più profondo di altri software, che per chi vi accede la prima volta potrebbe risultare incomprensibile e poco intuitivo. Ma studiandolo un attimo vi accorgerete di quanto sia personalizzabile e sfruttabile in numerosi contesti.
Abbiamo eseguito per alcuni giorni i classici test per vedere come si comportava la tastiera EPOMAKER Carbon60. Vediamo nel dettaglio le nostre impressioni.
Ergonomia
EPOMAKER per la Carbon60 mette a disposizione due tipologie di switch meccanici low profile in fase di acquisto. Parliamo degli switch meccanici Gateron Low Brown Switch 2.0 e dei Gateron Low Red Switch 2.0. Nel nostro esemplare abbiamo i Gateron Low Red che sono switch di tipo lineare e con una forza di attuazione di 50 gf rispetto il modello Low Brown da 55 gf.
L’esperienza di utilizzo è risultata ottima grazie all’unione dei materiali impiegati per la struttura interna della tastiera nonché agli stessi switch meccanici che sono lubrificati di fabbrica. Non senza dimenticare il profilo DSA dei singoli tasti. Tasti ad isola che permettono un rinomato grip.
Il formato del 60% risulta ideale per scrivere testi o per giocare in pieno comfort (anche in assenza di piedini di rialzo). Comfort che viene decisamente meno durante un utilizzo da ufficio con fogli di calcolo e simili vista l’assenza di tasti dedicat ie di un tastierino numerico.
Ma si sa che la Carbon60 punta ad un utilizzo desktop/gaming.
Game
Per le prove in game abbiamo aggiornato i titoli e ci siamo soffermati su un unico titolo che è il nuovissimo Call Of Duty Black Ops 6. Ringraziamo infinitamente e nuovamente Activision per la disponibilità dimostrata nel supportarci e fornirci il gioco completo.
In gioco la EPOMAKER Carbon60 risulta non solo confortevole come pocanzi accennato ma anche estremamente rapida e ricettiva dei comandi dati grazie all’adozione degli switch meccanici Gateron Low Red lubrificati di fabbrica.
Altro piccolo plus è dato dal profilo DSA dei tasti che non dispiace affatto e permette di passare intere sessioni senza alcun problema.
E’ bene ricordare che le nostre prove vengono effettuate esclusivamente su di un gioco FPS per testare la rapidità e risposta degli switch e della tastiera stessa. Dunque considerato anche il formato del 60% non possiamo dire lo stesso di un gioco MOBA o MMPORG (soprattutto lato numero tasti e funzioni).
Autonomia
Per contenere dimensioni e peso la EPOMAKER Carbon60 adotta una batteria interna da 3.000 mAh. Una via di mezzo che permette alla tastiera di raggiungere un giorno di autonomia con illuminazione RGB attiva e fino ad una settimana con illuminazione spenta. Valori non entusiasmanti in modalità Wireless ma che permettono un utilizzo normale senza avere grosse preoccupazioni. La Carbon60 potrà dunque essere sfruttata a lavoro in modalità Wireless e con cavo una volta tornati per le nostre sessioni di gioco.
La EPOMAKER Carbon60 è la prima tastiera meccanica finora recensita ad avere una scocca interamente in fibra di carbonio. Qualcosa di estremamente raro e nuovo nel settore delle tastiere meccaniche custom e non. Il brand cinese scende in campo con quella che potrà portare, si spera, ad un boom di innovazioni genuine e continue.
La EPOMAKER Carbon60 si presenta al pubblico con un set di caratteristiche tecniche complete e a cui siamo stati ormai abituati adeguatamente da EPOMAKER stessa.
Il design elegante ma al tempo stesso moderno (merito del laccio laterale dello stesso colore azzurro dei tasti Invio e ESC già presenti sulla tastiera) si fonde a materiali di tutto rispetto che si riflettono in un’esperienza ottimale e si spera durevole nel tempo. La scocca in fibra di carbonio fa solo da contorno se pensiamo agli strati interni la tastiera che hanno il compito di silenziare ogni rumore in eccesso andando al contempo a stabilizzare al massimo gli switch meccanici e ottimizzare ai massimi livelli la digitazione.
Digitazione che è completata dall’adozione di switch meccanici low profile Gateron e tasti in ABS Double Shot con profilo DSA. Profilo che ha reso le prove e digitazione estremamente confortevole e priva di problemi di qualsivoglia genere.
Le prestazioni in gioco o utilizzo office sono offerte dagli switch meccanici Gateron Low Red che sono di tipo lineare e lubrificati di fabbrica e nel caso si può partire anche con il modello Gateron Low Brown (di tipo tattile). Ma gli switch in dotazione sono solo la minima parte se si considera il PCB Hot Swap e la possibilità di sfruttare altri switch a nostro piacimento purchè siano a 3 Pin. Quindi la personalizzazione in stile EPOMAKER non vede limiti.
Personalizzazione che si riflette anche lato software grazie all’adozione di un firmware compatibile QMK/VIA. Ciò garantirà un remap completo dei tasti e delle funzioni a nostro piacimento o secondo il sistema operativo sul quale sfrutteremo la tastiera.
Immancabile nella EPOMAKER Carbon60 è anche la triplice connettività supportata nei limiti del formato e del peso della tastiera con una batteria da 3.000 mAh. Non il meglio che si possa avere ma il meglio che va seguendo le linee e caratteristiche della tastiera.
Potremo trasportare la EPOMAKER Carbon60 con noi a lavoro grazie alla comoda fettuccia laterale, impostarla in modalità Wireless e al ritorno reimpostarla in modalità cablata per una sessione di gioco intensivo serale.
La EPOMAKER Carbon60 ha tutte le carte in regola per essere per alcuni la main tastiera meccanica e per altri quella di backup nel momento del bisogno.
Ad ogni modo EPOMAKER è riuscita con la Carbon60 a creare una tastiera che quel pizzico di ricercatezza e di personalizzazione fuori dagli schemi.
Parliamo invece di prezzo. Qualcuno potrà essere spaventato dalla parola fibra di carbonio. Ebbene la EPOMAKER Carbon60 con tutte le caratteristiche citate ha un prezzo più che abbordabile ovvero circa 140 € più spedizioni direttamente dal sito EPOMAKER.
Pro
- Design
- Profilo tasti DSA
- Scocca in fibra di carbonio
- PCB Hot Swap
- Polivalente
Contro
- Assenza altri layout
Si Ringrazia EPOMAKER per il sample fornitoci
Tommaso Mele